VERSO IL PARADISO di Hanya Yanagihara (ed. Feltrinelli 2022 / 764 pg)

Voto: ⭐️⭐️/ su 5


La prima grande delusione del 2023 o l’ultima del 2022? Meglio pensarla come l’ultima del 2022.

Ho amato follemente il suo primo romanzo “Una vita come tante” e quindi quando ho visto il suo secondo romanzo non ho potuto non prenderlo. Probabilmente le aspettative erano troppo alte, non sarebbe stato facile eguagliare quel capolavoro, praticamente impossibile, ma qui non è nemmeno lontanamente al livello del primo. Forse troppo diverso, come dice Matteo B. Bianchi nel podcast Copertina, se vi aspettate qualcosa di simile al primo romanzo resterete molto delusi. Così è stato.

Intanto non è un romanzo ma sono 3 racconti distinti e separati in tre epoche diverse distanti tra loro 100 anni ognuna.

Racconti tutti distopici, surreali.

Il primo racconto, Libro I: Washington Square è ambientato nel 1893.

New York fa parte degli Stati Liberi, dove le persone possono vivere e amare chi vogliono (o almeno così cercano di fargli credere).

Un giovane rampollo rifiuta il corteggiamento di un anziano gentiluomo per un più giovane e squattrinato pretendente.

Il secondo racconto, Libro II: Lipo-wao-nahele  è ambientato cento anni dopo, nel 1993 in una Manhattan assediata dall’epidemia dell’ads. Un giovane hawaiano vive con il suo partner molto più anziano di lui e molto ricco a cui però nasconde la sua infanzia travagliata e il triste destino del padre.

Interessante fino al racconto del ragazzo giovane, poi inizia a raccontare del padre e diventa di una noia mortale.

Ultimo capitolo, Libro III: Zona Otto, ambientato nel 2093 dove il mondo è ormai devastato dalle pandemia e si vive sotto uno stato totalitario. Una fragile ragazza dovrà fare i conti con questa vita non facile, la perdita dell’amato nonno che la proteggeva sempre e la scomparsa del marito.

Forse tra i tre racconti questo è il più interessante, ma tutto il libro è di una lentezza esasperante, uno sfoggio di stile sicuramente ma senza anima. Peccato …