IL DIO DELLE PICCOLE COSE di Arundhati Roy (357 pg)
Voto: 2 stelline
E’ stato davvero difficile non abbandonarlo a metà strada.
Era da tanto che non facevo così fatica con un libro.
Poi per la mia teoria, un libro non si abbandona, sono riuscita a finirlo, ma che fatica!
Peccato perché ci sono delle pagine davvero belle, ma sono piccole perle in un fiume di parole e pensieri sconnessi.
Si fa fatica a seguire la trama, troppo onirica forse, troppi salti temporali? Non lo so, fatto sta che se vi dovessi dire di che cosa parla, a parte una macro storia, per il resto delle 300 pagine, farei fatica a dirvelo.
Due gemelli, una vita complicata con una mamma separata in un’India che non perdona. Una cuginetta che viene dall’Inghilterra e un tragico incidente che trascina tutto nel baratro.
Però, in tutte queste pagine, non ho capito chi è il Dio delle piccole cose.
Ricordi di bambini che si alternano e si rincorrono, a volte anche poetici, ma che ci creano non poche difficoltà a capire la storia e gli eventi.
Una frase bella del libro:
“Il proprio dolore la addolorava e basta. Quello di lui la devastava.”
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