21. ott, 2022

LA CRONOLOGIA DELL’ACQUA di Lidia Yuknavitch (ed. nottetempo 2022– 330 pg)

Voto: ⭐️⭐️⭐️⭐️/ su 5

Un libro davvero intenso. Pensavo fosse più concentrato sul rapporto della protagonista con l’acqua, in parte lo è ma il resto è vita, la sua vita, senza timori, senza veli.

Inizia con il racconto della figlia nata morta, quello probabilmente è stato il fondo che ha toccato ma che le ha dato la spinta per risalire.

Lidia parla in prima persona, con il suo nome vero, non si nasconde dietro finti nomi e terze persone. E’ lei che ci racconta la sua storia, il suo dolore ma anche la sua rinascita.

Sono flash quelli che incontriamo, ricordi sparsi, forse è questo che da il titolo al libro, la cronologia dell’acqua come un fluire lento ma inarrestabile, che va avanti e torna indietro, che crea mulinelli o vortici che ti risucchiano.

La cronologia dell’acqua nasce come racconto e poi diventa un romanzo.

Chuck Palahniuk dice di averlo letto una dozzina di volte e non stento a crederlo, perché è talmente pieno di parole, pensieri e vita che è inevitabile perdersi qualche passaggio.

Oltretutto lo stile di Lidia Yuknavitch ricorda molto quello di Palahniuk, quello stile tagliente, che si concede tutto e non ha paura delle parole né del giudizio del lettore.

Ho adorato questo libro anche se è stato doloroso leggerlo per la vita complicata dell’autrice.

Un padre che abusava di lei, una madre che non ha saputo proteggerla, una sorella che appena ha potuto è scappata di casa e poi una serie di amori sbagliati, la perdita della prima figlia, il dolore di una madre-bambina che deve dire addio all’essere che ha coltivato per nove mesi nel suo grembo.

Dolore, tanto dolore emerge da queste pagine ma poi anche tanta forza, la forza di perdonare i genitori, la forza di andare avanti nonostante tutto, la forza di innamorarsi ancora e dare vita ancora.

Quando leggo queste biografie così vere non posso che ringraziare lo scrittore per averci donato una parte di se stesso. E lo dice anche lei alla fine del libro:

“Questo libro? E’ per voi. E’ l’acqua in cui ho tracciato un percorso. Non sparo stronzate quando lo dico. Entrate. L’acqua vi accoglierà.”

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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