28. giu, 2021

L’OMBRA DI QUEL CHE ERAVAMO di Luis Sepulveda (Guanda editore - 148 pg - 1a edizione 2009)

Voto: 2 stelline su 5

Non avevo mai letto nulla di Sepulveda, a parte la famosissima gabbianella e il gatto da bambina, quindi mi sono avvicinata a questo romanzo con grande curiosità e aspettative, forse troppe.

La storia dal retro della copertina pare avvincente, tre amici si danno appuntamento in un magazzino, a convocarli è l’anarchico Pedro Nolasco, detto L’Ombra, per compiere insieme un’ultima azione rivoluzionaria. Ma i tre amici attendono invano l’arrivo del loro leader che morirà nel tragitto in circostanze a dir poco surreali, ucciso da un giradischi volato da una finestra durante il litigio di due coniugi.

Devo dire che l’inizio mi era piaciuto molto, la morte rocambolesca di questo personaggio è esilarante, ma poi mi sono completamente smarrita tra salti temporali, punti di vista in continuo mutamento e innumerevoli personaggi. Ho completamente perso il filo del discorso e credo ci siano molti punti trattati un po’ troppo frettolosamente, come se avesse urgenza di concludere il libro.

Non me lo sono gustata, ho faticato molto a finirlo ed è rimasta solo una grande delusione. L’ho trovato dispersivo e a tratti anche molto noioso. Sicuramente ci sono altri suoi romanzi che meritano di più.

Peccato perché l’idea di base c’è ed è anche molto divertente.

Se lo avete letto ditemi cosa ne pensate. Sono curiosa di avere altri pareri. 

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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