26. apr, 2021

NON ORA, NON QUI di Erri De Luca (100 pg ed. Feltrinelli – 1a ed. 1989)

Voto: 4 stelline / 5 

Leggere un libro di De Luca è sempre un’esperienza meravigliosa.

Non conoscevo questo testo del 1989, il suo primo romanzo, che ha visto poi ben ventidue edizioni, l’ultima nel 2012 con una bella prefazione proprio dell’autore che rammenta cosa abbia significato per lui scrivere questo libro, ci racconta i suoi inizi di scrittore, quando era un operaio e mentre lavorava in fabbrica le parole gli giravano per la testa, poi, di sera, quando la città affievoliva le sue grida, lui, anche se stanco, si sedeva alla scrivania e raccoglieva su un foglio bianco quei pensieri. Pensieri che poi divenivano piano piano piccoli libri meravigliosi, piccole storie. Questo è uno di quelli.

Sono pagine piene di ricordi toccanti, da quelli sul padre che divenne cieco e la moglie gli leggeva le pagine scritte dal figlio, ai ricordi sulla madre che, piano piano perse la memoria, il dolore di un figlio che non si rivede più negli occhi della donna che lo ha generato, occhi che lo guardano oggi con curiosità e un po’ di sospetto.

E poi il ricordo di sua moglie, andata via troppo presto, solo sette anni di matrimonio. Ma Erri dice che sette anni, non sono poi così pochi, dice che non ci si può lamentare della brevità, ma della lunghezza sì.

Di quel senso di imbarazzo a vivere quando un nostro caro non c’è più, di quello ci si può lamentare. “Non provo dolore nel vedere il cielo qualche volta uguale a quello di un agosto passato insieme in vacanza, però arrossisco di poterlo guardare, di essere rimasto.”

Ogni pagina è un ricordo, un tuffo nel passato e in ogni ricordo c’è una poesia. Il suo modo di scrivere è poesia. Ci fa rivivere momenti che sicuramente abbiamo vissuto anche noi, i nonni, le voci dal balcone, odori lontani ma indimenticabili.

Un altro autore che amo particolarmente perché mi fa rivivere quel pezzettino di Mia Napoli, una città che vive nel mio passato e nella mia memoria e che spero presto di riabbracciare insieme agli affetti più cari.

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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