16. dic, 2020

AMERICANAH di Chimamanda Ngozi Adichie (494 pg – einaudi editore)

Voto: 4 stelline / su 5 

Ne avevo sentito molto parlare e le mie aspettative non sono state deluse, anzi, forse superate. Lo definirei un romanzo di formazione, di crescita personale.

Ifemelu è la protagonista che conosciamo da ragazzina in Nigeria, una ragazza sveglia, solare e innamoratissima del suo “Ceiling” Obinze.

Decide di lasciare la Nigeria e avventurarsi nel sogno americano per andare a studiare.

Gli aneddoti iniziali sono divertentissimi e vi strapperà più di un sorriso e una risata. Poi però si entra nella vita reale, si cresce, iniziano le difficoltà e la trama si infittisce e ci porta a molte riflessioni.

Ifemelu diventerà una blogger per raccontare tutte le sue vicende.

Il primo blog che apre in America si chiama: Razzabuglio, o varie osservazioni sui Neri Americani (un tempo noti come negri) da parte di una Nera Non Americana.

Qui ci sottolinea tutte le contraddizioni di un paese che, vuole fare di tutto per apparire lontano dai tempi del razzismo e dell’apartheid, ma che ha ancora molta strada da compiere e inizierà ad avere un barlume di speranza solo quando salirà al governo Obama.

Ifemeu ci farà rivivere anche quel momento e ci farà provare la sua emozione e il suo stato d’animo.

Dopo tredici anni in America, sentirà il bisogno di tornare a casa, nella sua Nigeria, e l’accompagneremo volentieri anche lì.

E’ un libro intenso, di una potenza straordinaria e con moltissimi temi di attualità, ma soprattutto, con un bellissimo finale che non guasta mai.

Una citazione bella del libro:

"A volte tutta quella felicità la preoccupava. Allora sprofondava nella malinconia e trattava male Obinze, o lo teneva a distanza. E la sua gioia diventava una cosa inquieta, che le sbatteva le ali dentro come se cercasse un'uscita per volare via." 

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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