12. nov, 2020

LO SPECCHIO DELLE NOSTRE MISERIE di Pierre Lemaitre (494 pg)

Voto: 3 stelline (meno) su 5 

Ho molte perplessità su questo romanzo. Non mi ha convinta pienamente. Molto bello l’inizio con un grande colpo di scena ma poi ha una frenata brusca ed inizia a rallentare, ad inserire tanti personaggi e ammetto ogni tanto mi sono persa. Non riuscivo ad essere completamente catturata dalla storia, a volte mi distraevo leggendo e poi mi ritrovavo in situazioni dove non capivo cosa fosse successo.

Colpa sicuramente della mia disattenzione ma forse anche un po’ del libro che non è riuscito a rapirmi completamente.

Molti argomenti sembravano un po’ trattati a metà, come se fosse tutto implicito. Ho letto che si tratta di una trilogia, forse non avendo letto i primi due mi sono persa dei pezzi per questo motivo.

Non l’ho trovato particolarmente coinvolgente e nonostante la storia sia molto interessante non mi ha commossa né coinvolta.

Siamo nella Parigi del 1940, una Parigi che sta per arrendersi all’invasione dei tedeschi e diventare città aperta.

Louise, la protagonista, scopre in un modo molto brutale (e non sapremo mai il motivo di questa brutalità nei suoi confronti) di avere un fratellastro. Sua mamma, morta ormai da qualche anno, ha avuto un bambino prima di lei, ma il padre del bambino era già sposato e per questo lo abbandonò.

Louise attraverserà mezza Francia, in guerra, per ritrovare questo fratello.

Si intrecciano altre storie, altri personaggi che poi si uniranno tutti in un gran finale.

Il personaggio secondo me più bello è il sig. Jules, un oste con il pancione e un cuore grande, che però l’autore ci fa abbandonare sul ciglio di una strada a metà libro.

Finale scontato e con gli argomenti elencati nell’epilogo poteva tranquillamente fare il quarto capitolo della saga.

Deludente!

Commenti

Cesi

25.11.2020 09:38

Condivido il tuo pensiero, anche se in parte mi è piaciuta la costanza con cui Louise si riprendere in mano la sua vita. tra i personaggi più belli, oltre al sig. Jules, per me c'è Alice con la sua f

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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