31. mar, 2020

QUELLO CHE RIMANE di Paula Fox (190 pg)

Voto: 4 stelline e ½

 Un’autrice che non conoscevo e di cui mi sono innamorata all’istante. Già dall’incipit capisci chi hai davanti, lo dicono anche ai corsi di scrittura. L’inizio è la vostra arma per il successo.

Beh quando Paula Fox alla riga settima mi descrive “il risotto alla milanese in una ciotola di ceramica verde” e “Una luce forte, in parte smorzata da un paralume Tiffany di vetro colorato”.

Signori non so voi ma io ero dentro quella stanza e sentivo il profumo di quel risotto.

La storia in se è quasi banale, non c’è una trama di chissà che spessore. Una vita coniugale come tante, qualche tradimento, qualche rimprovero di trascuratezza, il tutto all’improvviso animato da un morso di un gatto randagio che fa entrare la protagonista nel panico e nella paura più totale.

Ma quello che ci interessa non è cosa ci dice ma è come ce lo dice. E’ una maestra di ricamo. Non potrei essere più d’accordo con Jonathan Franzen, che ne ha curato l’introduzione, quando dice. “Le sue frasi sono piccoli miracoli di concisione e precisione, minuscoli romanzi loro stesse… “.

Non saprei dirlo meglio.

Quindi se non conoscete ancora questa autrice, non indugiate perché ne vale la pena.

Una delle tante belle frasi del libro :

“Era il genere di sorriso inconsapevole, pensò Sophie, che segnava il volto nello stesso modo in cui la luce vi cala sopra.”

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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