(blog di Ilaria Romano)
11. lug, 2019
Voto: 3 ½
La trama : Una ragazza albina dagli occhi così chiari che per vedere ha bisogno dell’immaginazione, il fratello surfista e rubacuori, la mamma che pensa di non essere fatta per l’amore. E poi un uomo innamorato, un misterioso bambino arrivato da Chernobyl, un astioso bagnino in pensione… In una Versilia stretta tra il mare e le Alpi Apuane, questa armata sbilenca si troverà battuta all’avventura, tra leggende antiche, fantasmi del passato, amori impossibili e sogni a occhi aperti, fino a diventare una stranissima, splendida famiglia. Un romanzo traboccante di storie e personaggi, sospeso come un sogno, amaro ed esilarante, commovente e scatenato come la vita vera.
E’ il secondo libro che leggo di questo autore e devo dire che mi ha dato quasi le stesse sensazioni. Un libro fresco, leggero seppur con una tematica profonda e molto reale, anche il dolore in questo libro viene trattato con delicatezza e anche un pizzico di leggerezza. E’ un libro corale dove i protagonisti sono tanti e ognuno esprime il proprio pensiero in prima persona e a modo suo.
Meglio la prima parte che devo dire è davvero divertente, la seconda parte diventa più malinconica per poi tornare al surrealismo nella terza parte che però a dire il vero è quella che ho preferito meno.
Nel complesso è stato bello leggerlo, mi sono innamorata di tutti i personaggi, ma in particolare di Zot, il bambino che viene da Chernobyl e che parla come un vecchietto di 80 anni e adora la vecchia musica italiana.
Questo libro vi strapperà un sorriso, una lacrima e molte riflessioni.
Una frase bella del libro:
“Un sogno quando comincia non importa se durerà una vita o cinque minuti: un sogno comincia sempre per durare in eterno”.
Ultimi commenti
23.11 | 05:54
Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.
23.11 | 00:53
"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.
15.06 | 16:38
Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!
15.06 | 05:14
Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...
Condividi questa pagina