15. gen, 2019

RIPARARE I VIVENTI di Maylis De Kerangal (218 pg)

Voto: 5

Un libro struggente, toccante e avvincente dalla prima all’ultima pagina.

Un gruppo di giovanissimi ragazzi con una passione in comune, il surf.

Una mattina all’alba partono per andare a surfare ma al ritorno complice la stanchezza hanno un terribile incidente e Simon muore o meglio muore il suo cervello e da li parte la corsa contro il tempo dei medici per convincere i genitori che la scelta più  giusta è la donazione degli organi.

L’autrice tocca un argomento attualissimo ma lo fa con un tatto e un’introspezione che sembra aver vissuto qualcosa di simile, d'altronde credo che un bravo scrittore si riconosca proprio da questo, dal fatto che riesca a farti credere che tutte quelle emozioni lui le ha vissute davvero e cosa più importante riesce a farle vivere a sua volta al lettore.

Mi sarebbe piaciuto che l’incipit durasse di più, sapere qualcosa di più di Simon in vita, dei suoi compagni di surf, della sua storia d’amore ma sarebbe stato un libro diverso.

L’autrice ha un solo tema qui e non si distrae da quello e forse è anche giusto così, non ci da l’occasione di distaccarci da quel dolore, quel dolore che solo un genitore che perde un figlio può capire.

Maylis ha uno stile asciutto, quasi asettico, volutamente asettico eppure rende perfettamente l’idea dello stato di shock dei genitori, in fondo quando si vive un dolore simile la mente umana ci mette un po’ a realizzare, si vive per un po’ in un limbo come se non si riuscisse a credere che tutto ciò sta accadendo proprio a te.

“Neutre, informative, le parole sono macigni”.

La prima ad avere la notizia è la madre che deve affrontare tutto da sola, dovrà cercare il padre e comunicargli la notizia.

L’incontro con il marito è il primo scoglio di dolore quando realizzi che sta accadendo davvero perché vedi il tuo dolore riflesso negli occhi di un’altra persona.

Il modo di descrivere le emozioni e le azioni mi ha ricordato un po’ Marias.

E’ un libro pieno di emozioni strazianti dall’inizio alla fine ma che lascia anche un grande messaggio di civiltà, dove la vita svanisce due genitori riescono a compiere l’ultimo dono, chi ha dato la vita a quel ragazzo saranno le stesse persona che doneranno la vita ad altre 4/5 persone diverse e questo se pur doloroso è il miracolo della vita.

Da leggere tassativamente! Ma con i fazzoletti …

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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