28. apr, 2018

NEL GUSCIO di Ian McEwan (170 pg)

Voto : 3

E’ il primo libro che leggo di McEwan, come trama devo dire che mi ha deluso un po’ mentre impeccabile lo stile.

La trama è abbastanza surreale, il protagonista è un feto che dalla pancia della mamma ascolta e scopre tutti i sotterfugi di quest’ultima che insieme al cognato tramano per uccidere il marito di lei ossia il padre, insomma un amleto dei nostri tempi.

Non ho trovato però emozioni nei personaggi, la madre e lo zio agiscono da animali (anzi gli animali avrebbero più sensibilità), soprattutto la madre non ha mai un cenno di emozione o di pensiero rivolto al piccolo essere che porta in grembo se non quello di dove sistemarlo dopo la sua nascita.

Insomma il piccolo ancora non è nato è già si trova ad ascoltare le brutture del mondo, tenta anche di strozzarsi con il cordone ombelicale tale è la disperazione .

Insomma un libro amaro che non lascia molte speranze se non quella finale dove il piccolo decide di nascere .. nonostante tutto (ma d’altronde aveva scelta? )

Una frase bella del libro:

“Io credo nella vita dopo la nascita, pur sapendo che separare speranza e realtà non è banale”

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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