(blog di Ilaria Romano)
26. mag, 2017
Un libro difficile, uno di quei libri che ti fa sentire un po’ stupida soprattutto quando molti invece lo esaltano. Dei periodi prolissi che a me non portavano a nulla, non capivo il senso delle sue parole, trovavo solo giri di parole, pomposità, ma il succo ? Qual’ è ? Non sono riuscita ad entrare dentro la storia, sono rimasta in disparte, passavano numerosi personaggi e io mi perdevo, non riuscivo a collocarli da nessuna parte, mi sentivo sperduta.
La sfida è stata riuscire a finirlo e l’ho vinta, ma non credo leggerò mai più un romanzo di Faulkner. Un libro mi deve rapire, mi deve far piangere, ridere … non mi deve lasciare vuota e basita.
Non so nemmeno raccontare la trama, mi sono persa dopo le prime 30 pagine … c’è una ragazza incinta che parte per trovare il padre di suo figlio … poi per me è calato il buio . Non sono nemmeno d’accordo con chi mi ha detto che si è difficile ma si deve tornare indietro e riprendere i periodi più ostici .. NOOOO un bel libro per me è un fiume in piena … devi correre verso la fine per poi rammaricarti di essere arrivato all’ultima pagina .
Ultimi commenti
23.11 | 05:54
Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.
23.11 | 00:53
"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.
15.06 | 16:38
Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!
15.06 | 05:14
Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...
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